Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37141 del 5 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37141PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono estraibili sostanze stupefacenti, pur essendo astrattamente rilevante ai fini penali, deve essere esclusa dalla punibilità quando il giudice accerti che la condotta è concretamente inoffensiva, in quanto la quantità di sostanza avente efficacia drogante è talmente esigua da rendere irrilevante l'aumento di disponibilità della droga e non prospettabile alcun pericolo della sua ulteriore diffusione. In tali casi, infatti, la mera coltivazione di una pianta conforme al tipo botanico vietato, che per maturazione abbia raggiunto la soglia minima di capacità drogante, non è sufficiente a integrare il reato, essendo altresì necessario verificare se l'attività sia concretamente idonea a ledere la salute pubblica e a favorire la circolazione della droga, alimentandone il mercato. Pertanto, il giudice, ai fini dell'accertamento della rilevanza penale del fatto, deve valutare in concreto l'offensività della condotta, con particolare riguardo alla quantità di sostanza stupefacente effettivamente ricavabile e alla sua concreta idoneità a produrre un effetto drogante rilevabile, escludendo la punibilità quando la coltivazione sia talmente trascurabile da rendere sostanzialmente irrilevante l'aumento di disponibilità della droga e non prospettabile alcun pericolo della sua ulteriore diffusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Maria R. - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/06/2018 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRO RANALDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo il rinvio del procedimento in attesa della decisione delle Sezioni Unite ed in subordine il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 1…

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