Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1282 del 10 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1282PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel disporre l'applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti di un soggetto, deve fornire una motivazione specifica e puntuale circa l'attualità della sua pericolosità sociale, senza poter fondare tale giudizio unicamente sulla mera appartenenza pregressa del proposto ad un'associazione di tipo mafioso, accertata da precedente sentenza penale di condanna. Ai fini dell'applicazione di tali misure, infatti, la pericolosità del soggetto deve essere attuale, ossia sussistere al momento della formulazione del giudizio, e non può ritenersi automaticamente desumibile dalla sola precedente condanna, specie quando i fatti per cui essa è stata riportata siano risalenti nel tempo. Il giudice è pertanto tenuto a verificare, sulla base di elementi concreti e specifici, il ruolo concretamente svolto dal proposto all'interno del sodalizio criminoso, nonché i suoi comportamenti successivi, al fine di escludere l'impossibilità che egli possa ricoprire analogo ruolo anche in futuro. La mera appartenenza pregressa all'associazione mafiosa, pur potendo costituire un indizio, non è di per sé sufficiente a giustificare l'attualità della pericolosità sociale, la quale deve essere adeguatamente motivata dal giudice, senza ricorrere a presunzioni assolute e permanenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

contro il decreto della Corte d'appello di Napoli, emessa il 9.11.2010;

- visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

- udita la relazione del cons. F. Ippolito;

- letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la decisione sopra indicata, la Corte d'appello di…

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