Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, nell'esercizio della propria competenza in materia di iscrizione e cancellazione dall'albo professionale, può procedere alla cancellazione di un avvocato stabilito, titolare di un titolo abilitativo rilasciato in uno Stato membro dell'Unione Europea, qualora accerti la mancanza dei requisiti necessari per l'iscrizione, previo invito all'interessato a presentare le proprie osservazioni, senza che sia necessaria la preventiva citazione a comparire per essere sentito a sua discolpa, trattandosi di una procedura di cancellazione per carenza dei requisiti e non di un procedimento disciplinare. La valutazione di idoneità del titolo abilitativo spetta all'autorità competente dello Stato membro che lo ha rilasciato, mentre il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati è tenuto a verificare la sussistenza dei requisiti per l'iscrizione all'albo, senza che possa opporsi a tale verifica il principio del legittimo affidamento o il termine ragionevole di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, essendo prevalente l'esigenza di garantire il corretto esercizio della professione forense.