Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25562 del 17 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25562PEN

Massima

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La revoca o la perdita di efficacia di un'ordinanza applicativa di misura cautelare custodiale in pendenza del ricorso per cassazione avverso il provvedimento restrittivo determina l'inammissibilità dell'impugnazione per sopravvenuta carenza di interesse, in assenza di richiesta funzionale alla proposizione di istanze di riparazione per l'ingiusta detenzione. L'interesse alla coltivazione dell'impugnazione in funzione della riparazione deve essere manifestato espressamente dall'imputato, non essendo sufficiente il mero ricorso avverso l'ordinanza cautelare. Pertanto, il venir meno della misura cautelare custodiale durante il giudizio di legittimità rende inammissibile il ricorso per cassazione, salvo che l'imputato non abbia richiesto la prosecuzione del giudizio ai fini della riparazione per l'ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

dal difensore di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 12/2/2015 del Tribunale di Torino;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Torino ha r…

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