Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 21216 del 20 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21216CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'avvocato è tenuto a richiedere compensi professionali proporzionati all'attività svolta e a fatturare tempestivamente i compensi maturati, in osservanza dei doveri deontologici e delle norme che regolano l'esercizio della professione forense. Il mancato rispetto di tali obblighi può comportare l'irrogazione di sanzioni disciplinari, come la sospensione dall'esercizio della professione, da parte dell'Ordine degli Avvocati competente. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulle decisioni disciplinari è tuttavia limitato ai soli vizi della motivazione che si traducano in una violazione di legge costituzionalmente rilevante, con esclusione di qualsiasi valutazione sulla sufficienza o congruità della motivazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROVELLI ((omissis)) - ((omissis)) f.f.

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente di Sez.

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente di Sez.

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere

Dott. SPIRITO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. GRECO Antonio - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 5892-2015 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), per delega a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE, CONSIGLIO DELL'…

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