Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1646 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:1646SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, anche se legittimamente adottato in un primo momento, può essere successivamente revocato in autotutela dall'amministrazione a seguito di un riesame della fattispecie, qualora emergano elementi non rappresentati ab origine, determinando così la cessazione della materia del contendere e l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso il diniego, con compensazione delle spese di lite tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, pur avendo legittimamente adottato in un primo momento un provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, può successivamente riesaminare la fattispecie e revocare in autotutela tale provvedimento qualora emergano elementi non rappresentati ab origine, determinando così la cessazione della materia del contendere e l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso il diniego, con compensazione delle spese di lite tra le parti. Questo principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, consentendo all'amministrazione di rivedere le proprie determinazioni quando emergano nuovi elementi, nonché sull'esigenza di evitare un dispendio di risorse processuali laddove il provvedimento impugnato sia stato comunque rimosso. La compensazione delle spese di lite riflette la particolare dinamica della vicenda processuale, caratterizzata dalla revoca del provvedimento in autotutela. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale ricavabile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Essa risulta autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolata, con una lunghezza di oltre 10 righe che consente di ricomprendere le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2019

N. 01646/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02611/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2611 del 2018, proposto da
Asmaa El Kasraoui, rappresentato e difeso dall'avvocato Cristina Uberti Foppa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, viale Coni Zugna 5;

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Milano, in persona del Ministro legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia in Milano, via Freguglia, 1 e con domicilio pec come in atti;

per l'annullamento

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