Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12636 del 25 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12636PEN

Massima

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Il procedimento di prevenzione è autonomo e indipendente rispetto al processo penale, pertanto l'assoluzione in sede penale non esclude l'applicabilità di una misura di prevenzione, in quanto il giudice può valutare autonomamente gli elementi probatori e indiziari acquisiti, anche se ritenuti insufficienti per affermare la responsabilità penale, purché siano idonei ad attestare la pericolosità sociale del soggetto proposto. Nel procedimento di prevenzione, il giudice può quindi procedere a una nuova ed autonoma valutazione dei fatti accertati nel processo penale, dando adeguata motivazione sulle ragioni per cui tali elementi siano sintomatici dell'attuale pericolosità del proposto, anche quando il procedimento penale si sia concluso con una pronuncia assolutoria. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione ha finalità diverse rispetto al processo penale, essendo volto all'accertamento della mera pericolosità sociale di un soggetto e alla prevenzione della commissione di reati, a prescindere dall'accertamento della responsabilità penale. Pertanto, la motivazione del provvedimento che applica una misura di prevenzione, pur dovendo dare conto del contrasto tra le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, non può essere considerata apparente o viziata da violazione di legge, se spiega adeguatamente le ragioni per cui gli elementi di prova acquisiti sono ritenuti sintomatici della pericolosità sociale del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DIOTALLEVI G. - Consigliere

Dott. LOMBARDO L. - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 34/2014 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI GIOVANNI LOMBARDO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione - a mezzo del suo difensore - avverso il decreto della Corte di appello di Napoli del 12.6.2014,…

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