L'occupazione sine titulo di un immobile da parte della pubblica amministrazione, in assenza di un valido provvedimento espropriativo, costituisce un illecito permanente ai sensi dell'art. 2043 c.c. che perdura fino a quando non venga regolarizzata la posizione giuridica del bene attraverso la sua restituzione al legittimo proprietario oppure la sua acquisizione da parte dell'ente pubblico ai sensi dell'art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001. In tale ipotesi, il proprietario ha diritto al risarcimento del danno, da quantificarsi in via equitativa applicando il parametro del 5% annuo del valore venale del bene secondo la relativa destinazione urbanistica, oltre rivalutazione e interessi legali. L'amministrazione è tenuta a valutare, entro un termine perentorio, se acquisire o meno il bene in questione, in esercizio della propria discrezionalità, fermo restando l'obbligo di restituzione qualora decida di non procedere all'acquisizione, previa rimessione in pristino a proprie spese.