Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5042 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:5042SENT

Massima

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Il rilascio e il rinnovo delle licenze di pubblica sicurezza, quali il porto d'armi, devono essere valutati dall'Amministrazione con il massimo rigore, tenendo conto non solo di eventuali precedenti penali, ma anche di ogni altra circostanza significativa in relazione all'affidabilità e all'idoneità del richiedente allo svolgimento dell'attività autorizzata. Tuttavia, l'Amministrazione non può fondare il diniego di rinnovo esclusivamente su episodi estranei o privi di effettiva rilevanza rispetto all'esercizio della specifica attività, né limitarsi a evidenziare meri vincoli di parentela con soggetti pregiudicati senza valutarne concretamente l'incidenza sulla probabilità di abuso della licenza. Al contrario, l'Amministrazione è tenuta a condurre un'adeguata istruttoria, dando conto in motivazione delle circostanze di fatto che giustificano il giudizio di pericolosità o inaffidabilità del richiedente, in modo da assicurare il rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e di tutela delle libertà fondamentali. Pertanto, il diniego di rinnovo di una licenza di pubblica sicurezza deve essere sorretto da una valutazione complessiva della personalità del soggetto, fondata su elementi concreti e significativi in relazione all'attività autorizzata, senza che possano rilevare in modo decisivo fatti isolati o privi di effettiva incidenza sull'affidabilità del titolare.

Sentenza completa

N. 07427/1999
REG.RIC.

N. 05042/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07427/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 7427 del 1999 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso da se medesimo e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

previa sospensione, del Decreto del Prefetto di Napoli di rigetto del ricorso gerarchico avverso il Decreto del Questore di Napoli del 12/3/1998.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Vista la cost…

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