Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 649 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:649SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie abusive può presentare istanza di condono edilizio, la quale non può essere legittimamente respinta dall'amministrazione comunale sulla base di un erroneo presupposto circa la titolarità delle aree interessate, qualora tale titolarità sia stata definitivamente accertata in sede giurisdizionale civile con sentenza passata in giudicato. In tal caso, l'amministrazione è tenuta ad annullare il diniego di condono e l'eventuale ordine di demolizione, in quanto illegittimi per travisamento dei fatti e violazione del giudicato civile. Il proprietario ha diritto al ristoro delle spese di lite, mentre la domanda di risarcimento del danno, se non adeguatamente specificata, deve essere rigettata.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/01/2020

N. 00649/2020 REG.PROV.COLL.

N. 04643/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4643 del 2005, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, v.le G. Mazzini, 11;

contro

Roma Capitale in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Comune di Roma n. 23 del 23.02.2005: reiezione istanza di condono per mancato consenso del proprietario

e con i motivi aggiunti,

della d…

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