Il rapporto di lavoro tra il medico convenzionato esterno e l'Azienda Sanitaria Locale è di natura libero-professionale "parasubordinata", disciplinato dall'art. 48 della legge n. 833 del 1978 e dagli accordi collettivi nazionali, e non di pubblico impiego. Pertanto, le controversie relative ai diritti del medico convenzionato, anche quando siano dedotte l'illegittimità di atti regolamentari o provvedimenti amministrativi, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario e non di quello amministrativo, non esercitando l'Azienda Sanitaria Locale alcun potere autoritativo nei confronti del medico, al di fuori di quello di mera sorveglianza. La giurisdizione ordinaria sussiste anche per le controversie inerenti alla cancellazione del medico convenzionato dagli elenchi, in quanto tale provvedimento incide direttamente su posizioni di diritto soggettivo del professionista e non sulle condizioni generali di convenzione. Conseguentemente, il giudice amministrativo adito deve dichiarare il difetto di giurisdizione in favore del giudice ordinario, con conservazione degli effetti processuali e sostanziali della domanda ove il processo sia tempestivamente riassunto dinanzi al giudice munito di giurisdizione.