Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39613 del 10 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39613PEN

Massima

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Il falso per induzione in errore del funzionario pubblico, mediante la conferma di dati anagrafici infedeli e la sottoscrizione di dichiarazioni prodromiche al rilascio di documenti, integra il reato di falso, nonostante l'automatica compilazione del modulo da parte dell'ufficio, in quanto l'agente ha manifestato una espressa volontà decettiva, non rilevando l'omesso esame dell'imputato ove questi abbia avuto la possibilità di partecipare al dibattimento senza volersi avvalere della facoltà di esprimere la propria difesa. La condanna per tale reato comporta la condanna alle spese processuali e al versamento di una somma a favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giaco - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. Se. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Firenze del 15.1.2010;

Sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Antonio Mura) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Gian Giacomo Sandrelli;

udito il dif. avv. De Propris.

IN FATTO

La Corte d'Appello di Firenze ha confermat…

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