Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43701 del 10 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43701PEN

Massima

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La pericolosità sociale, quale presupposto per l'applicazione e il mantenimento di misure di sicurezza, deve essere attuale e concreta, non potendosi fondare su meri dati risalenti o su elementi non sufficientemente comprovati. Il giudice, nel valutare la persistenza della pericolosità, deve tenere conto di tutti i fattori rilevanti, tra cui l'assenza di recenti collegamenti con la criminalità organizzata, lo svolgimento di attività lavorativa lecita e l'assenza di elementi attuali che ne dimostrino la sussistenza. La mera sottoposizione a misure di prevenzione, in assenza di una specifica e adeguata motivazione, non è di per sé sufficiente a dimostrare la perdurante pericolosità sociale dell'individuo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umbert - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Consigliere

Dott. BONITO F. M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) CI. GI. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 6176/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 17/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del PG Dott. G. D'Angelo che ha chiesto annullamento con rinvio.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 17.02.2010 il…

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