Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9807 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9807SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è illegittimo se adottato prima della definizione di una precedente istanza di condono edilizio presentata dal proprietario, in quanto la pendenza di tale procedimento comporta la sospensione dei provvedimenti sanzionatori fino alla sua conclusione. Infatti, una volta presentata un'istanza di concessione in sanatoria o di condono edilizio, in assenza di preventiva determinazione su quest'ultima e in pendenza del relativo procedimento, è preclusa all'Amministrazione l'adozione di provvedimenti sanzionatori dell'abuso, poiché ciò vanificherebbe a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria, qualora l'istanza dovesse essere accolta. Pertanto, l'Amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi sull'istanza di condono prima di procedere all'irrogazione delle sanzioni definitive, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni per il suo accoglimento. Solo in caso di valutazione negativa dell'istanza, l'Amministrazione sarà legittimata ad emanare l'ordine di demolizione, potendo in pendenza di domanda di condono ordinare al più il ripristino dell'uso legittimo del locale, ma non intimare la demolizione dell'intero manufatto senza distinguere quanto in ipotesi legittimabile in base alla domanda di condono e quanto ad essa estraneo o difforme.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/09/2020

N. 09807/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05215/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5215 del 2006, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale G. Mazzini 145;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 2020 del 2 febbraio 2006, recante l’ordine di demolizione di opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi;

di ogni altro atto connesso, presu…

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