Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26879 del 25 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26879PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata anche nei confronti di una persona detenuta, in quanto l'attualità della pericolosità sociale, quale presupposto applicativo, può essere oggetto di valutazione nonostante lo stato di detenzione. La compatibilità costituzionale di tali misure di prevenzione speciale ante o praeter delictum è stata più volte ribadita dalla Corte Costituzionale, in considerazione delle esigenze di prevenzione e sicurezza sociale che affiancano la repressione penale. Il giudizio di pericolosità sociale può essere fondato su una valutazione complessiva degli elementi processuali, compresi i precedenti penali e i carichi pendenti, senza che sia necessaria l'acquisizione integrale degli atti dei procedimenti penali di riferimento. Pertanto, il provvedimento che applica la misura di prevenzione, pur in presenza di una misura cautelare in atto, non è viziato da illogicità o carenza motivazionale, purché la motivazione risulti coerente, completa e logica nell'esplicitare le ragioni che hanno condotto alla decisione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CENTONZE A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

Avverso il decreto n. 1/2014 emesso il 29/05/2014 dalla Corte di appello di Roma;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;

Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

1. Con decreto emesso il 04/06/2014, la Corte di appello di Roma confermava il decreto emesso dal Tribunal…

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