Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12105 del 19 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12105PEN

Massima

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Il comportamento persecutorio, caratterizzato da condotte reiterate di molestia, minaccia e intimidazione, anche attraverso l'invio di scritti anonimi, che costringono le vittime a modificare le proprie abitudini di vita e a vivere in uno stato di ansia e paura per la propria incolumità fisica e quella dei propri familiari, integra il reato di atti persecutori, punito dall'ordinamento giuridico al fine di tutelare la libertà, la serenità e la sicurezza della persona offesa. Tali condotte, anche se non accompagnate da atti concreti di violenza, sono comunque idonee a cagionare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nelle vittime, compromettendone significativamente la qualità di vita e il sereno svolgimento delle attività quotidiane. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto della gravità complessiva delle condotte, della loro reiterazione nel tempo e dell'impatto negativo che esse hanno avuto sulla vita delle persone offese, anche in assenza di atti di violenza fisica. La condanna per il reato di atti persecutori comporta, inoltre, l'applicazione di misure di sicurezza volte a tutelare le vittime e a impedire il protrarsi delle condotte illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa FERRANTI DONATELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, che deposita nomina a sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS) …

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