Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17459 del 29 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17459PEN

Massima

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Il reato di falsificazione di documenti privati si consuma con l'uso del documento falso, di modo che per determinare la data del commesso reato deve farsi riferimento alla data di pubblicazione o utilizzo del documento falsificato, e non alla data di deposito presso il notaio o di altri atti ad esso precedenti. La decisione di condanna può essere adeguatamente motivata sulla base di una perizia collegiale che abbia accertato con certezza la falsità materiale del documento, senza necessità di ulteriori elementi probatori di conforto, salvo il caso in cui la difesa abbia dedotto specifici e rilevanti elementi di prova contrari, tali da rendere necessaria una rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale. Il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della decisione quando la sentenza impugnata sia adeguatamente motivata e scevra da vizi logici o contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. IS. , N. IL (OMESSO);

avverso sentenza del 10/05/2006 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avv. MAZZACUVA Nicola del Foro di Bologna, difensore di fidu…

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