Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2704 del 23 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2704PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza di merito che ha riconosciuto la responsabilità penale dell'imputato per il reato di violenza sessuale su minore, afferma che il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza dell'apparato argomentativo, senza possibilità di una nuova valutazione delle risultanze probatorie, riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, la Corte di Cassazione ritiene inammissibile il ricorso che si limiti a prospettare una diversa valutazione degli elementi di prova, in particolare della deposizione della persona offesa, ritenuta attendibile sulla base di una motivazione logica e congruente con il complessivo quadro probatorio. Inoltre, la Corte esclude la necessità di rinnovare l'istruttoria dibattimentale in appello, in quanto il giudice di secondo grado può esercitare il potere officioso di integrazione probatoria, la cui valutazione discrezionale non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata. Infine, la Corte ritiene congrua e logica la motivazione in ordine alla esclusione di un trattamento sanzionatorio più favorevole, in considerazione della gravità del fatto e delle conseguenze sulla psiche della minore vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6615/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 27/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIO SARNO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS).

OSSERVA

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