Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41677 del 16 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41677PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di una causa di estinzione del reato maturata nel corso del processo, è tenuto a pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p. soltanto quando emerga dagli atti in modo assolutamente non contestabile l'inesistenza del fatto, la non commissione del medesimo da parte dell'imputato o la sua irrilevanza penale, configurandosi una mera "constatazione" e non un "apprezzamento" delle risultanze processuali. In assenza di tali condizioni di evidenza probatoria, il giudice di legittimità non può procedere a un riesame dei fatti finalizzato all'annullamento della decisione impugnata per vizi attinenti alla motivazione o a profili procedurali, essendo l'inevitabile rinvio al giudice del merito incompatibile con il principio della immediata applicabilità della causa estintiva, salvo che l'imputato non rinunci espressamente e specificamente alla relativa eccezione, potendo così riespandere il suo diritto costituzionalmente garantito alla celebrazione del giudizio di merito e alla pronuncia di una decisione penale sul merito dell'addebito a lui mosso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4490/2013 CORTE APPELLO di MILANO del 20/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza del 11/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiarasi la inammissibilita' del ricorso;
preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 marzo 2014 la Corte di app…

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