Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 145 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:145SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, anche in seguito a precedente rigetto della richiesta di rinnovo, comporta la cessazione della materia del contendere nel giudizio amministrativo promosso avverso il provvedimento di diniego, con conseguente compensazione delle spese di lite, in considerazione delle specifiche circostanze del caso concreto e della tipologia del reato per il quale il ricorrente è stato condannato. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, nonostante il precedente diniego, il successivo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato determina la cessazione della materia del contendere, con compensazione delle spese di lite, in ragione delle peculiarità del caso e della natura del reato commesso dal ricorrente. Tale principio si fonda sulla necessità di contemperare le esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale con il diritto dello straniero al ricongiungimento familiare e all'inserimento socio-lavorativo, in ossequio ai principi costituzionali di uguaglianza, non discriminazione e dignità della persona umana. La massima esprime pertanto il bilanciamento tra l'interesse pubblico all'immigrazione regolare e controllata e il diritto dello straniero a vedersi riconosciuta una posizione giuridica stabile, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona e della sua dignità. Essa si applica a tutti i casi analoghi di rilascio di permesso di soggiorno a seguito di precedente diniego, laddove ricorrano circostanze specifiche e peculiari che giustifichino la compensazione delle spese di lite.

Sentenza completa

N. 01073/2012
REG.RIC.

N. 00145/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01073/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1073 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. Eleuterio Zuena, con domicilio eletto presso Eleuterio Zuena in Roma, via ((omissis)), 4;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

del decreto del Questore di Roma di rigetto richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Inte…

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