Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47004 del 22 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47004PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione degli elementi indiziari a carico dell'indagato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, rientra nell'ambito del giudizio di merito, rimesso alla discrezionalità del giudice, il quale deve dare adeguata contezza della congruenza e coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza. Tale valutazione non può essere oggetto di un sindacato di legittimità, se la motivazione risulta logica e coerente rispetto alle massime di esperienza utilizzate, senza incorrere in errori logici o giuridici. Analogamente, il giudizio sulla sussistenza delle esigenze cautelari, basato sull'analisi di elementi fattuali idonei a dimostrare il concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati, è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito e non può essere oggetto di rivalutazione in sede di legittimità, salvo vizi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO E. Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/05/2023, del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Raffaele Gargiulo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
uditi l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), difensori del ricorrente, che hanno concluso chiedendo l'annullamen…

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