Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1254 del 14 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1254PEN

Massima

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Il reato di istigazione alla corruzione propria di cui all'art. 322, comma 2, c.p. si configura con la semplice condotta dell'offerta o della promessa di denaro o di altra utilità, purché seria, potenzialmente e funzionalmente idonea ad indurre il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai doveri del suo ufficio, tale da determinare una rilevante probabilità di causare un turbamento psichico nel destinatario, sì che sorga il pericolo che egli accetti l'offerta o la promessa. L'idoneità dell'offerta o della promessa a conseguire lo scopo perseguito dall'autore va valutata con un giudizio ex ante, tenendo conto dell'entità del compenso, delle qualità personali del destinatario e della sua posizione economica, nonché di ogni altra connotazione del caso concreto. Il reato è escluso soltanto se manchi l'idoneità potenziale dell'offerta o della promessa a indurre il pubblico ufficiale a tenere il comportamento illecito richiesto, per l'evidente e assoluta impossibilità di quest'ultimo di farlo. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che venga effettivamente alterato o turbato il processo decisionale del soggetto passivo, essendo sufficiente che, secondo una valutazione ex ante, si crei un concreto pericolo che l'offerta venga accettata. L'esistenza di tale rischio è oggetto di accertamento in fatto, non sindacabile in sede di legittimità se non sotto il profilo della completezza e della congruenza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. LEO Guglielm - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1565/12 del 02/07/2012 della Corte di appello di Salerno;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dr. Guglielmo Leo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Dott. Viola Alfredo Pompeo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il Difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'acc…

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