Cassazione penale Sez. I sentenza n. 55455 del 12 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:55455PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. non può essere configurato sulla base della mera esistenza di una rete di contatti e di una finalità illecita comune, se manca l'effettiva comunanza di intenti e di programma criminoso tra i diversi soggetti coinvolti, i quali perseguono invece interessi individuali e autonomi, anche se inseriti in un contesto criminale. Ai fini della sussistenza del reato associativo, è necessario che emerga una visione finalistica realmente condivisa tra i vari partecipanti, tale da integrare l'affectio societatis, elemento essenziale della fattispecie. La mera circostanza che i soggetti operino in un contesto illecito e si avvalgano di una rete comune di contatti non è sufficiente a configurare il vincolo associativo, essendo invece richiesta la prova di una effettiva comunanza di intenti e di programma criminoso tra i diversi attori, che non può essere desunta automaticamente dalla natura illecita dell'attività svolta. Il giudice deve pertanto valutare concretamente gli elementi fattuali emersi, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dell'elemento soggettivo tipico del reato associativo, senza operare automatismi o analogie con fattispecie diverse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/11/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAGI RAFFAELLO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. TAMPIERI LUCA;
Il PG conclude chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
Udito il difensore.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Catania, in data 18 nov…

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