Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 41736 del 28 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41736CIV

Massima

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Il procedimento giurisdizionale previsto dal D.Lgs. n. 267 del 2000, art. 143 per la dichiarazione di incandidabilità degli amministratori responsabili delle condotte che hanno determinato lo scioglimento di un consiglio comunale o provinciale per infiltrazioni mafiose, si caratterizza per l'avvio con la sola trasmissione della proposta di scioglimento da parte del Ministro dell'Interno al tribunale competente, senza necessità di rispettare i requisiti ordinari dell'atto introduttivo di cui all'art. 125 c.p.c. Tale procedimento, svolto in camera di consiglio, è compatibile con la tutela dei diritti soggettivi e degli status, nonché rispettoso del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, in quanto idoneo a contemperare le esigenze di effettività della tutela dell'aspirazione del cittadino ad accedere alle cariche elettive pubbliche, con quelle di rapida definizione delle questioni concernenti la sua incandidabilità. La dichiarazione di incandidabilità non costituisce una misura sanzionatoria, ma una misura interdittiva di carattere preventivo, i cui presupposti di applicazione sono individuati dalla legge, disposta all'esito di un procedimento che si svolge nel pieno contraddittorio delle parti, al fine di evitare il rischio che coloro che hanno cagionato il grave dissesto dell'amministrazione comunale, rendendo possibili ingerenze al suo interno delle associazioni criminali, possano aspirare a ricoprire nuovamente cariche identiche o simili a quelle già rivestite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE Francesco A. - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L.C.G. - Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. LAMORGESE Antonio - rel. Consigliere

Dott. NAZZICONE Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 6247/2021 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che lo rappresenta e difende ope legis;
- controricorrente -
avverso il decreto della C…

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