Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26926 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26926PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto dal giudice di merito quando la motivazione, pur senza essere esente da profili di opinabilità, risulti comunque compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare nel merito la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, salvo che non si ravvisi una manifesta illogicità della motivazione. Il giudice di legittimità, infatti, non deve stabilire se la decisione di merito proponga effettivamente la migliore possibile ricostruzione dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento cautelare che non deduca vizi di legittimità, ma censure attinenti al merito della decisione, deve essere dichiarato inammissibile, in quanto il giudice di legittimità non può valutare la correttezza o meno dei ragionamenti del giudice di merito, se non in presenza di una manifesta illogicità della motivazione. Inoltre, il giudice di legittimità non può prendere in considerazione atti acquisiti successivamente all'adozione del provvedimento impugnato, né può prospettare una interpretazione del significato di una intercettazione diversa da quella proposta dal giudice di merito, se non in presenza del travisamento della prova, ovvero nel caso in cui il giudice di merito ne abbia indicato il contenuto in modo difforme da quello reale, e la difformità risulti decisiva ed incontestabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Potenza, in data 14.11.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;

Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con…

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