Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46065 del 10 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46065PEN

Massima

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Il delitto di calunnia si configura quando l'agente, con piena consapevolezza dell'innocenza della persona incolpata, attribuisce a questa un fatto costituente reato, al fine di procurarle un danno o un vantaggio per sé o per altri. Ciò si verifica anche quando l'imputazione falsa sia strumentale a ottenere un trattamento sanzionatorio più favorevole per l'agente stesso, come nel caso in cui questi cerchi di convincere un terzo a dichiarare falsamente di aver commesso il fatto per beneficiare della sospensione condizionale della pena. La circostanza che la dinamica del fatto sia stata caotica e abbia coinvolto più soggetti non esclude la configurabilità del delitto di calunnia, qualora vi siano prove certe dell'attribuzione consapevolmente falsa dell'illecito a un soggetto innocente. Inoltre, la mera non condivisibile qualificazione giuridica dei fatti rispondenti alla realtà storica non integra il delitto di calunnia, ma è necessario che l'imputazione falsa riguardi fatti non corrispondenti alla verità. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo del reato di calunnia, deve accertare con certezza la consapevolezza dell'agente circa l'innocenza della persona incolpata, anche alla luce di elementi indiziari come le modalità e le finalità della falsa imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. IS., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/09/2005 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA LINA;

sentito il P.G. Dott. DELEHAYE E., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1) Con sentenza in data 24.3.2005 il GUP del Tribunale di Asti, in esito a giudizio ab…

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