Il regolamento comunale sull'albo degli esercizi storici e tradizionali fiorentini, approvato con delibera n. 185 del 24 novembre 1999, si applica non solo agli esercizi commerciali, artigianali e alberghieri in sede fissa, ma anche agli esercizi commerciali su area pubblica, purché svolti su posteggi dati in concessione dal Comune, in quanto tali attività sono idonee a realizzare le finalità di valorizzazione dell'immagine culturale tradizionale della città perseguite attraverso l'istituzione dell'albo. Pertanto, l'esclusione dall'albo di un esercente il commercio su area pubblica, in possesso dei requisiti previsti dal regolamento, risulta illegittima, in quanto in contrasto con il principio di ragionevolezza e con la finalità promozionale e di tutela delle tradizioni storiche fiorentine sottesa all'istituzione dell'albo stesso. L'interpretazione teleologica della norma regolamentare, volta a ricomprendere anche le attività commerciali su area pubblica, deve prevalere sull'interpretazione meramente letterale, che potrebbe indurre a escludere tali attività dall'ambito di applicazione del regolamento. Inoltre, gli atti di indirizzo successivamente adottati dall'amministrazione comunale, volti a estendere l'applicazione dell'albo anche agli esercizi su area pubblica, confermano tale interpretazione estensiva, pur non essendo gli stessi idonei a costituire un'interpretazione autentica della norma regolamentare. Pertanto, il diniego di iscrizione all'albo degli esercizi storici e tradizionali fiorentini, motivato sulla base della ritenuta incompatibilità dell'attività svolta su area pubblica con i requisiti previsti dal regolamento, risulta illegittimo e deve essere annullato.