Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20530 del 9 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20530PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali, deve essere valutato dal giudice sulla base di specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché della personalità dell'indagato o imputato, desunta da comportamenti o atti concreti e dai suoi precedenti penali. Tale valutazione non può essere desunta esclusivamente dalla gravità del titolo di reato, ma richiede un maggiore e più compiuto sforzo motivazionale da parte del giudice, il quale deve verificare la sussistenza di elementi idonei a superare la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista per i reati associativi. Ove il giudice ritenga sussistente il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, anche in relazione all'intensità del pericolo di recidiva, desumibile dalla gravità dei fatti, dalla personalità dell'indagato e da eventuali precedenti penali o comportamenti concreti. L'onere di fornire elementi idonei a superare la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere grava sulla difesa, la quale deve dimostrare l'assenza di attualità delle esigenze cautelari o la possibilità di soddisfarle con misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessand - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO RANALDI;
lette/sentite le conclusioni del PG MARIA GIUSEPPINA FODARONI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Bari, in sede di riesame ex articolo 309 c.p.p., ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di (OMISSIS), in relazione al reato di cui al Decreto del President…

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