Consiglio di Stato sentenza n. 4951 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4951SENT

Massima

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Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, adottato dall'amministrazione comunale competente, è soggetto al sindacato giurisdizionale del giudice amministrativo, il quale è chiamato a verificare la legittimità dell'atto sotto il profilo della correttezza della procedura seguita e della sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che ne hanno giustificato l'adozione. L'amministrazione comunale, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, deve adeguatamente motivare il provvedimento di decadenza, indicando in modo chiaro e puntuale le ragioni che hanno condotto all'adozione della misura ablativa, in modo da consentire al destinatario di comprendere le motivazioni poste a fondamento della decisione e di poter esercitare adeguatamente il proprio diritto di difesa. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del provvedimento di decadenza, deve verificare non solo la correttezza formale dell'atto, ma anche la ragionevolezza e proporzionalità della misura adottata rispetto alla situazione concreta del destinatario, tenendo conto di tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti. Laddove il provvedimento di decadenza risulti illegittimo, il giudice amministrativo è tenuto ad annullarlo, con conseguente ripristino del diritto dell'assegnatario all'utilizzo dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica. La rinuncia all'impugnazione da parte del destinatario del provvedimento di decadenza, a fronte dell'avvenuta assegnazione definitiva dell'alloggio, determina l'estinzione del giudizio, con compensazione delle spese di lite tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/06/2022

N. 04951/2022REG.PROV.COLL.

N. 06526/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 6526 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Umberto Truglio, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Portici, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Irene Coppola e Rosanna Russo, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Alfredo Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini, n. 30;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania, Sezione Quinta, 12 marzo 2018, n. -OMISSIS-, resa tra le parti.

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