Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 319 del 2016

ECLI:IT:TARAQ:2016:319SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento in autotutela di un precedente atto, adottato dall'amministrazione a seguito dell'accertamento di un vizio già dedotto dal destinatario, determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso proposto avverso il provvedimento annullato, rendendo il gravame improcedibile. In tali ipotesi, non sussistono i presupposti per il riconoscimento di un risarcimento del danno, in assenza di una specifica allegazione e dimostrazione dei pregiudizi derivanti dal periodo di vigenza dell'atto impugnato, essendo onere del ricorrente provare l'effettiva sussistenza del danno subito. Tuttavia, l'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato comporta la condanna dell'amministrazione resistente alla refusione delle spese di lite in favore del ricorrente, in considerazione della soccombenza sostanziale della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 00283/2010
REG.RIC.

N. 00319/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00283/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 283 del 2010, proposto da:
Costruzioni di Carmine S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avv. ((omissis)) in L'Aquila, Via Pescara,2/4;

contro

Comune di Teramo in Persona del Sindaco P.T.;

nei confronti di

Dirigente della Sez 7.1 (Sportello Unico Per L'Edilizia) del Comune di Teramo;

per l'annullamento

del provvedimento n. 25253 del 6 maggio 20101 con il quale il dirigente della sezione (sportello unico per l'edilizia) del comune di Teramo pronunciava a carico della soc. ricorrente l'annullamento…

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