Il rispetto delle norme urbanistiche, edilizie, igienico-sanitarie e di sicurezza nei luoghi di lavoro costituisce condizione essenziale per l'avvio e l'esercizio legittimo dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande. L'assenza di validi titoli edilizi e del certificato di agibilità, attestanti il rispetto di tali prescrizioni, comporta l'adozione di un provvedimento di cessazione dell'attività e chiusura dell'esercizio commerciale, quale espressione di un potere vincolato dell'amministrazione, senza margini di discrezionalità. Il mancato rilascio del certificato di agibilità, nonostante la presentazione di una richiesta di rinnovo, non determina la formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'art. 25 del d.P.R. n. 380/2001, qualora la domanda non sia corredata dalla necessaria documentazione comprovante la conformità delle opere realizzate alla normativa vigente. La carenza assoluta dei titoli abilitativi edilizi e del certificato di agibilità, accertata in sede di ispezione, legittima l'adozione del provvedimento di cessazione dell'attività e chiusura dell'esercizio, senza che l'amministrazione sia tenuta a motivare ulteriormente in ordine alla mancanza di tali presupposti, essendo sufficiente il richiamo agli esiti dell'attività ispettiva. La domanda risarcitoria è infondata ove il giudice abbia accertato la legittimità del provvedimento di chiusura dell'esercizio commerciale.