Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11639 del 7 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11639PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di contestazione a catena, la retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare può essere dedotta nel procedimento di riesame solo a condizione che il termine di custodia risulti interamente scaduto, per effetto della retrodatazione, al momento del secondo provvedimento cautelare e sussista la desumibilità dall'ordinanza applicativa della misura coercitiva di tutti gli elementi idonei a giustificare l'ordinanza successiva. (In motivazione la Corte ha precisato che entrambi detti presupposti devono emergere dall'ordinanza impugnata, non disponendo il tribunale del riesame di poteri istruttori, che permettano di verificare le prospettazioni delle parti, ed essendo il procedimento incidentale "de libertate" improntato ad esigenze di speditezza).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 04/12/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe indicata, il Tribunale di Napoli, quale giudice del riesame, confermava il pro…

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