Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37141 del 26 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:37141PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato associativo si configura quando l'organizzazione criminosa, caratterizzata da stabilità del vincolo associativo e indeterminatezza del programma delittuoso, si manifesta attraverso l'esecuzione di una pluralità di reati-fine, anche di natura fiscale, che vengono programmati, ideati e diretti in un determinato luogo, ove si realizza il "minimum" di mantenimento della situazione antigiuridica necessaria per la sussistenza del reato. In tali casi, la scelta della custodia cautelare in carcere è giustificata dalla natura permanente del reato associativo, dalla prosecuzione dell'attività criminosa nonostante i primi accertamenti, e dall'impossibilità di controllare efficacemente il soggetto anche in regime di arresti domiciliari, attesa la possibilità di continuare a tessere le trame delittuose mediante gli strumenti informatici a sua disposizione. Il pericolo di reiterazione del reato e il pericolo di fuga, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, possono essere desunti anche da valutazioni astratte sulla base della gravità dei fatti e della concreta possibilità di sottrarsi alle indagini, senza che sia necessaria la prova di condotte che esprimano con immediata evidenza tali pericoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/01/2017 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1.Il sig. (OMISSIS) ricorre per l'annullamento dell'ordinanza del Tribunale di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.