Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8572 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8572PEN

Massima

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Il termine di durata delle indagini preliminari, il cui superamento determina l'inutilizzabilità degli atti successivi, decorre non dalla generica iscrizione della notizia di reato nel registro di cui all'art. 335 c.p.p., ma dalla successiva iscrizione del nome della persona cui il reato è attribuito. L'ordinanza che dispone una misura cautelare personale non è tenuta a indicare gli estremi dell'eventuale provvedimento di proroga del termine di durata delle indagini, né l'autorità procedente è obbligata a trasmettere al Tribunale del riesame la certificazione della data di iscrizione del procedimento, salvo che non vi siano elementi che facciano sorgere dubbi sulla utilizzabilità degli atti per violazione dei termini massimi. Le dichiarazioni accusatorie rese da un chiamante in correità in un procedimento connesso o collegato sono comunque utilizzabili ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale, anche se assunte dopo la scadenza del termine massimo di durata delle indagini preliminari, senza che sia necessario il rispetto delle condizioni stabilite dall'art. 238 c.p.p. per la fase dibattimentale. Le eventuali contraddizioni o imprecisioni isolate nella motivazione dell'ordinanza non sono idonee a inficiare la complessiva coerenza e logicità del percorso argomentativo seguito dal giudice per ritenere gravi gli indizi a carico dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GU. Sa. , n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 30 giugno 2008 dal Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito il difensore di fiducia avv. SCHETTINO Annibale del …

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