Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39969 del 26 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39969PEN

Massima

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La retrodatazione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. presuppone la sussistenza di una connessione qualificata tra i fatti oggetto della precedente e della successiva misura cautelare, nonché la desumibilità di tali fatti dagli atti al momento dell'emanazione della prima ordinanza. Tuttavia, tale desumibilità non può essere affermata sulla base della mera notizia dei reati contestati, essendo necessario che emergano dall'ordinanza impugnata elementi incontrovertibili e completi idonei a consentire la decisione, in conformità ai principi enunciati dalla Corte Costituzionale e dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Pertanto, il giudice del riesame non può pronunciarsi sulla retrodatazione dei termini di custodia cautelare in assenza di tali presupposti, dovendo altrimenti escludere tale possibilità per ragioni di economia processuale e di tutela della libertà personale, anche qualora l'indagato risulti ininterrottamente detenuto dal momento dell'emanazione della prima ordinanza, in quanto le indagini possono aver avuto ulteriori sviluppi per fatti pregressi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 171/2013 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 22/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Policastro Aldo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) proponeva ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del 22/2/2013, con la quale il Tribunale del riesame di Milano aveva confermato il provvedimento del 27/11…

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