Consiglio di Stato sentenza n. 7335 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7335SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo che proroga un divieto regolamentare già scaduto è illegittimo, in quanto non può validamente estendere nel tempo una limitazione di attività economiche private in assenza di un valido presupposto normativo. L'annullamento giurisdizionale di tale proroga regolamentare, con efficacia erga omnes, determina la rimozione generalizzata del divieto, consentendo la presentazione di nuove segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA) senza che l'amministrazione possa opporsi sulla base della proroga annullata. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di un provvedimento che dichiara l'inefficacia di una SCIA fondata sulla proroga di un divieto regolamentare, deve accertare se tale proroga sia stata validamente adottata e se sia ancora efficace al momento dell'adozione del provvedimento impugnato, senza poter distinguere tra diversi periodi di efficacia della stessa. L'annullamento giurisdizionale della proroga regolamentare, una volta divenuto definitivo, comporta l'illegittimità del provvedimento che abbia dichiarato l'inefficacia di una SCIA sulla base di tale proroga, indipendentemente dal periodo temporale in cui essa era stata disposta.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2024

N. 07335/2024REG.PROV.COLL.

N. 00712/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 712 del 2024, proposto da
Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Alberto Armenante, con domicilio digitale come da PEC Registri di giustizia;

contro

Enoteca Guerrini s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Franco Carlini, con domicilio digitale come da PEC Registri di giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 9800/2023, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello ed …

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