Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza che ha disposto il divieto di accesso, transito e sosta di mezzi a motore su un tratto di area demaniale, ha affermato che: 1. L'amministrazione non è incorsa in eccesso di potere per difetto di istruttoria, in quanto non è stata provata l'esistenza di una strada preesistente sull'area demaniale in questione. La mera richiesta di concessione demaniale presentata in passato dal ricorrente e il fatto che l'amministrazione avesse preannunciato il rigetto della domanda, evidenziano l'assenza di una strada riconosciuta come tale. 2. Anche il secondo motivo di ricorso, relativo alla mancata valutazione della possibilità di garantire l'accesso carrabile all'immobile dei ricorrenti, è infondato. Dalla relazione di verificazione è emersa l'esistenza di una strada interpoderale percorribile che, partendo dal piazzale antistante l'ingresso del Faro, si snoda prima verso nord e poi verso ovest, mantenendosi sempre alle spalle del Faro, consentendo così l'accesso all'immobile dei ricorrenti. 3. Il fatto che tale percorso alternativo ricada in parte su terreno privato non è determinante ai fini dell'accoglimento del ricorso, in quanto non risulta provata l'esistenza di alcuna chiusura o impedimento al passaggio, e i ricorrenti potrebbero in ogni caso far valere i loro diritti di proprietari di fondo divenuto intercluso. 4. Pertanto, non sussistendo le dedotte ragioni di illegittimità dell'ordinanza impugnata, il ricorso è respinto.