Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22189 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22189PEN

Massima

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Il delitto di usura è configurabile quando l'imputato, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, anche se esercente attività imprenditoriale, professionale o artigianale, le abbia concesso prestiti a tassi di interesse manifestamente sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro, così da determinare un significativo squilibrio tra le somme erogate e quelle restituite. Tale stato di bisogno può essere desunto anche dalla sola entità degli interessi usurari praticati, qualora questi siano talmente elevati da far ragionevolmente presumere che solo un soggetto in condizioni di necessità possa accettare condizioni così onerose. La prova del delitto di usura può essere fornita anche attraverso elementi indiziari, come le risultanze bancarie che evidenzino un rilevante squilibrio tra le somme erogate e quelle restituite, nonché le dichiarazioni della persona offesa, purché assistite da riscontri esterni. Le circostanze aggravanti dell'aver agito nei confronti di persona in stato di bisogno e dell'aver agito nei confronti di persona che svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale sono configurabili anche quando il finanziamento usurario non abbia alcuna attinenza con l'attività svolta dalla persona offesa, essendo sufficiente che l'imputato fosse a conoscenza della condizione soggettiva ed oggettiva della vittima. Nell'individuazione della pena, il giudice deve tenere conto della gravità del fatto, desumibile dall'entità del volume d'affari e dalla durata dell'attività illecita, nonché della spiccata inclinazione delinquenziale dell'imputato, desumibile anche dalle modalità intimidatorie impiegate nei confronti delle vittime.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso - trattato con contraddittorio scritto ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 conv., con mod., dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/09/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
Letta la requisitoria in data 3 febbraio 2022 del Sostituto Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'in…

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