Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18608 del 11 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18608PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la persistenza delle esigenze cautelari ai fini del mantenimento della custodia cautelare in carcere, deve considerare la pericolosità sociale dell'imputato, la sua propensione a delinquere, l'atteggiamento processuale volto a negare la responsabilità e a sottovalutare la gravità del reato, nonché ogni altro elemento concreto che possa far ritenere probabile la reiterazione del delitto. Tali elementi, adeguatamente motivati, possono giustificare il rigetto della richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare più grave, anche in presenza di un lungo periodo di detenzione preventiva, di un diverso trattamento riservato a coimputati, o di un contributo processuale fornito dall'imputato. La valutazione del giudice, se congrua e logica, non può essere superata da mere valutazioni alternative, prive di adeguata giustificazione, che si limitino a contrapporre una diversa lettura delle stesse circostanze di fatto considerate. Inoltre, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 275, comma 3, c.p.p. non è rilevante quando il giudice abbia motivato adeguatamente il mantenimento della custodia cautelare in carcere, ritenendo insussistente l'affievolimento delle esigenze cautelari fronteggiabili solo con tale misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OT. AB. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1638/2010 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 28/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNELLI Enzo;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata, il ricorso;

Lette le conclusioni del S. Procuratore Generale, Dott. MONETTI Vito, in via principale, perche' sia sollevata la questione di legittimita' costituzionale dell'articolo 275 c.p.p., comma 3, secondo e terzo periodo per contr…

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