Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5830 del 9 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:5830PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato, anche a titolo morale, sussiste quando il contributo causale del concorrente, pur potendosi manifestare attraverso forme differenziate e atipiche della condotta criminosa, risulta comunque effettivamente partecipativo nella fase ideativa o preparatoria del reato, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti, a prescindere dalla reciproca consapevolezza del concorso altrui. L'idoneità della condotta a porre in concreto pericolo la vita della vittima, valutata ex ante, e il dolo alternativo, quale forma di elemento soggettivo, possono essere desunti dalla programmazione e organizzazione di una spedizione punitiva, con l'impiego di armi e in danno di soggetti riuniti, in grado di porre in essere una reazione violenta, in quanto espressivi della concreta previsione e accettazione dell'esito omicida. Le circostanze aggravanti di cui all'art. 112 c.p. trovano applicazione anche in assenza della prova della consapevolezza della minore età dei correi, ove risulti accertato il concorso di più di cinque persone. Il giudizio di bilanciamento tra circostanze, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di mero arbitrio o di ragionamento illogico, essendo sufficiente una motivazione che giustifichi la soluzione dell'equivalenza come la più idonea a realizzare l'adeguatezza della pena irrogata in concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Relatore

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Me.Ma. nato a R il (Omissis)
Bu.Sa. nato il (Omissis)
parti civili:
Fo.Va.
Fo.Eu.
Go.Si.
avverso la sentenza del 06/04/2023 della CORTE APPELLO di ROMA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARCO DALL'OLIO che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata per (SSB) Bu.Sa. e il rigetto del ricorso per (MM) Me.Ma.
uditi i difensori:
- avv. Ma.El., per le parti civili Fo.V…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.