Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14259 del 9 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14259PEN

Massima

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Il Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 10-ter, nella parte in cui punisce l'omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla relativa dichiarazione annuale, per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, a 103.291,38 euro, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 80 del 2014. Pertanto, l'omesso versamento dell'IVA per importi inferiori a tale soglia, commesso sino alla data indicata dalla Corte Costituzionale, non integra più il reato previsto dall'articolo 10-ter citato, in quanto il fatto non sussiste, non essendo più previsto dalla legge come reato. Tale principio si applica anche ai casi in cui l'imputato sia stato condannato in primo e secondo grado per il medesimo reato, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Firenze in data 3/3/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. FIMIANI Pasquale che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza perche' il fatto n…

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