Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45577 del 1 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45577PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, una volta revocato per decorrenza dei termini massimi di durata, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'impugnazione, rendendo inammissibile il ricorso per cassazione, salvo che l'interessato non abbia manifestato e debitamente motivato l'intento di avvalersi dell'eventuale pronuncia favorevole ai fini della richiesta di riparazione per ingiusta detenzione. Infatti, l'impugnazione de libertate presuppone la perdurante efficacia dell'ordinanza originaria, sicché, in caso di annullamento della misura cautelare, il ricorso diviene inammissibile per sopravvenuto difetto di interesse, a meno che il ricorrente non dimostri un interesse specifico e concreto a ottenere una pronuncia favorevole ai fini della riparazione per ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO M. M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2021 del TRIBUNALE di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO MARIA MONACO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, Sost. Proc. Gen. Dott. PEDICINI ETTORE, per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), che, in difesa di (OMISSIS), ha dichiarato preliminarmente che la misura cautelare e' stata revocata per decorrenza dei termini massimi con conseguente rinuncia all…

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