Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7168 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7168SENT

Massima

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Il diniego di concessione edilizia fondato su un presupposto di fatto erroneo, in assenza di atti di asservimento o cessione di cubatura regolarmente registrati, è illegittimo. Ove l'amministrazione abbia opposto il diniego sulla base di un elemento ostativo poi risultato insussistente, essa è tenuta a riesaminare la domanda di concessione edilizia, salve le valutazioni di merito sul progetto, senza poter opporre ulteriori motivi ostativi non previamente dedotti, in ossequio al principio di concentrazione della tutela giurisdizionale e di ragionevole durata del procedimento. In tal caso, sussiste una semiplena probatio a favore della spettanza del bene della vita, che impone all'amministrazione l'onere di dimostrare pienamente l'inassentibilità del titolo abilitativo richiesto, ai fini del successivo esame della domanda risarcitoria.

Sentenza completa

N. 13842/2002
REG.RIC.

N. 07168/2014 REG.PROV.COLL.

N. 13842/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 13842 del 2002, proposto da:
Benedetti Clara, Eusepi Daniela, Eusepi Giampaolo ed Eusepi Romano Domenico, rappresentati e difesi dall’avv. Roberto Rossi, con domicilio eletto presso Aureliana Pera in Roma, via Marsala n. 8;

contro

Comune di Tarquinia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Claudio Senatra, con domicilio eletto presso lo studio del difensore, situato in Roma, via Tacito n. 50;

per l'annullamento,

previa sospensione,

- del provvedimento prot. n. 10273 settore 13° - Edilizia Privata e Pubblica – prot. 1407 del 27 sette…

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