Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1805 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:1805SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, afferma il principio secondo cui, qualora la parte ricorrente dichiari di essere venuta meno l'interesse alla decisione della causa, il giudice amministrativo non può che prendere atto di tale circostanza e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c) del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui la controversia abbia ad oggetto l'annullamento di provvedimenti amministrativi, come nel caso di specie, ove i ricorrenti chiedevano l'annullamento di una delibera comunale relativa ad una variante urbanistica. Infatti, il venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso, manifestato espressamente dalla parte ricorrente, determina l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia, imponendogli di dichiararne l'improcedibilità. Ciò in quanto il processo amministrativo, essendo finalizzato alla tutela di situazioni giuridiche soggettive, presuppone la permanenza dell'interesse del ricorrente alla decisione, il quale costituisce un requisito essenziale per l'ammissibilità e la procedibilità del ricorso. Pertanto, il giudice amministrativo, una volta accertato il venir meno di tale interesse, non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza poter entrare nel merito della controversia, compensando altresì le spese di giudizio in considerazione della complessità e peculiarità delle questioni trattate.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2022

N. 01805/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00646/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 646 del 2017, proposto da Anna Mazzara, Anna Rinaldi, e Cogepa S.r.l., rappresentati e difesi dall'avvocato Barbara R. Radaelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Paderno Dugnano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Monica Modolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ eletto presso il suo studio in Milano, Via Carlo Osma, 2;

nei confronti

Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia, ciascuna in persona del proprio legale rappresentante
pro temp…

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