Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1569 del 14 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:1569PEN

Massima

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La legittima difesa non è configurabile quando l'imputato, accettando una reazione aggressiva e passando a vie di fatto, si sia messo volontariamente in una situazione di pericolo, venendo meno il requisito della necessità della difesa. Infatti, la Corte di Cassazione ha ripetutamente affermato che la legittima difesa deve essere esclusa qualora l'imputato, attraverso il proprio comportamento provocatorio e aggressivo, abbia dato origine alla colluttazione, accettando consapevolmente il rischio di una reazione avversaria e ponendosi in una condizione di pericolo che avrebbe potuto evitare. In tali ipotesi, l'uso della forza da parte dell'imputato, anche se finalizzato a respingere l'aggressione, non può essere giustificato sulla base della legittima difesa, in quanto il requisito della necessità della difesa risulta carente. La Corte di Cassazione, pertanto, ha costantemente ribadito che la legittima difesa non può essere invocata quando l'imputato, attraverso la propria condotta provocatoria e aggressiva, abbia volontariamente accettato il rischio di una reazione avversaria, ponendosi in una situazione di pericolo che avrebbe potuto evitare, venendo meno in tal modo il presupposto della necessità della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. AB. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4867/2007 CORTE APPELLO di MILANO, del 08/04/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.-…

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