Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33036 del 17 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33036PEN

Massima

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Il concorso tra il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti ex art. 74 d.P.R. n. 309/1990 è ammissibile quando la medesima associazione criminale sia dedita sia alla commissione di reati in tema di stupefacenti che ad altri reati, in quanto l'elemento qualificante dell'associazione di tipo mafioso rispetto a quella finalizzata al narcotraffico è costituito non tanto dal fine di commettere altri reati, quanto dall'utilizzo del metodo mafioso per imporre il proprio dominio in un determinato ambito territoriale o in specifici settori di attività, potendo contestualmente creare un'apposita organizzazione, specificamente dedita al narcotraffico, da cui trarre profitti illeciti. Pertanto, il concorso tra i due reati associativi è configurabile quando risulti provata sia la coesistenza di una struttura autonoma, organizzata e territorialmente distribuita per la gestione di varie piazze di spaccio per conto dell'associazione mafiosa, sia l'interconnessione tra le due strutture associative, nonché il duplice ruolo del partecipe in entrambi gli ambiti e settori operativi. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità dei fatti, al ruolo svolto dall'imputato in entrambe le associazioni, ai molteplici e gravi precedenti penali, anche per reati inerenti alle armi, al notevole quantitativo di stupefacente detenuto e alla negativa personalità del reo, elementi ritenuti di preponderante rilevanza rispetto a quelli indicati dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA CRISCUOLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. In riforma della …

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