Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1293 del 12 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1293PEN

Massima

Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella del giudice di merito, quando la motivazione della sentenza impugnata sia adeguata, logica e non contraddittoria. Pertanto, il vizio di motivazione non può essere dedotto in cassazione per il solo fatto che il giudice abbia trascurato o disatteso elementi di valutazione che, ad avviso della parte, avrebbero dovuto o potuto dar luogo a una diversa decisione, poiché ciò si tradurrebbe in una inammissibile rivalutazione del fatto preclusa in sede di legittimità. Il giudice di legittimità è tenuto a verificare la sola esistenza di vizi della motivazione consistenti nella sua mancanza, manifesta illogicità o contraddittorietà, su aspetti essenziali tali da imporre una diversa conclusione del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI Angel SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 216/2013 TRIBUNALE di CASTROVILLARI, del 08/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SOCCI ANGELO MATTEO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per: "Inammissibile".
RITENUTO IN FATTO
1. Il tribunale di Castrovillari con sentenza dell' 8 aprile 2014, condannava (OMISSIS) (unitamente a (OMISSIS)) per il reato di cui all'articolo 110 c.p. e della L. 238 del 1962, articolo 5, comma 1, lettera B, (commesso in (OMISSIS) il (OMISSIS)), alla pen…

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