Il regolamento comunale che vieta il rinnovo delle concessioni di occupazione di suolo pubblico con strutture fisse in determinate vie e piazze, costituisce una disposizione immediatamente lesiva, che deve essere impugnata entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla pubblicazione, decorrenti dal 15° giorno dalla stessa. Il provvedimento di diniego del rinnovo, essendo atto meramente attuativo di tale disposizione regolamentare, non può essere autonomamente impugnato in assenza dell'impugnazione del regolamento presupposto, pena l'inammissibilità del ricorso. Il principio di separazione tra attività di indirizzo politico-amministrativo e attività gestionale impone che l'atto di diniego sia adottato dal responsabile del servizio competente e non dal Sindaco. La disposizione regolamentare che vieta il rinnovo delle concessioni in determinate aree, senza indicare l'interesse pubblico sotteso, viola i principi di legalità, certezza del diritto e legittimo affidamento. L'amministrazione comunale, nel valutare le istanze di rinnovo, deve effettuare un'adeguata istruttoria e motivare congruamente le proprie determinazioni, nel rispetto del principio di buon andamento e imparzialità.