Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25810 del 12 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25810PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale è legittimo quando la motivazione del giudice di merito, anche attraverso il richiamo per relationem all'ordinanza applicativa, espone in modo congruo e logico le ragioni giuridicamente significative che hanno determinato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'esistenza di esigenze cautelari, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare la valutazione degli elementi di fatto e delle risultanze processuali, rientrante nell'esclusiva competenza del giudice di merito. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è circoscritto alla verifica della motivazione in ordine alla logicità e congruenza delle argomentazioni rispetto al fine del provvedimento, senza che sia necessaria l'analisi dettagliata di tutte le deduzioni difensive, le quali si intendono implicitamente disattese quando incompatibili con la decisione assunta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G - est. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma in data 29.2.012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ha proposto, per il tramite del difensore, ricorso in Cassazione avverso l'ordinanza in data 29.2.2012 con l…

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