Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18266 del 3 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18266PEN

Massima

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Il rilascio di un titolo abilitativo edilizio in assenza del rispetto degli strumenti urbanistici vigenti integra la violazione di specifiche regole di condotta previste dalla legge, configurando il reato di abuso d'ufficio. Affinché un manufatto possa essere considerato precario e non necessitare del preventivo rilascio del permesso di costruire, è necessario che esso presenti un'intrinseca destinazione a un uso temporaneo per specifiche esigenze contingenti, con possibilità di sollecita eliminazione, non rilevando la sola temporaneità della destinazione soggettivamente data dall'autore o la mera rimovibilità o mancato ancoraggio al suolo. L'elemento soggettivo del dolo nell'abuso d'ufficio può essere desunto dalla palese illegittimità dell'atto amministrativo adottato, quando questo si inserisca in modo determinante in un procedimento volto al rilascio di un titolo abilitativo in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti. Il tentativo di abuso d'ufficio è configurabile quando l'atto amministrativo adottato, pur privo di immediata portata autorizzativa, sia diretto in modo univoco alla realizzazione dell'evento finale, costituito dal rilascio del titolo abilitativo richiesto in violazione di specifiche norme di legge. Ai fini del computo della prescrizione del reato, rileva esclusivamente il momento della lettura del dispositivo della sentenza di condanna, che rende la decisione non più modificabile in relazione alla pretesa punitiva, e non quello successivo del deposito della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/3/2022 della Corte d'appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Liberati Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Costantini Francesca, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio limitatamente al capo a) per intervenuta prescrizione e il rigetto nel resto, con i provvedimenti conseguenti;
udito per i…

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